Le Terre Alte tra spopolamento, resistenza e ritorni – Mercoledì 29 marzo alle 17,45 in Via Trivero 16 a Torino
Le Alpi Occidentali, a differenza di quelle Orientali, specialmente dopo la seconda guerra mondiale, hanno patito alla grande il fenomeno dello spopolamento. Anche a seguito dell’assoluto disinteresse della mano pubblica rispetto alle dinamiche industriali che succhiavano linfa vitale alla montagna. Esempio Fiat e Michelin. Ci sono state, sì, alcune località che hanno resistito, ma spesso semplicemente adeguandosi al modello culturale urbano e grazie a capitali provenienti proprio dall’altrove. Così le località sciistiche come Prato Nevoso o Artesina o Sestriere. Località che hanno subito consapevolmente o meno una colonizzazione mutuando un modello culturale/economico altro, della pianura. In questo quadro, l’ambiente, il territorio naturale sono stati ignorati o, viceversa, “valorizzati” con conseguenti pesanti interventi. Questo quando invece la realtà è che l’ambiente integro o modificato dalla mano umana nel corso dei millenni è un valore in se’ e lo sarà sempre di più, e ce ne accorgiamo ancor più oggi. Da qui alcuni segnali di resistenza “naturale” ed esempi di ritorni alla vita in armonia con la Natura.
Fabio Balocco e Carlo Grande bloggers, scrittori, collaboratori del Fatto Quotidiano