Inaugurazione mostra Gianluca Costantini – Mercoledì 27 settembre

“𝘓’𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰-𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘪𝘰, 𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰-𝘮𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘯𝘢, 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘩𝘢 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘳𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘓’𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘪 𝘳𝘰𝘣𝘰𝘵 𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦. 𝘜𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘵𝘰𝘳𝘦, 𝘦̀ 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘳𝘳𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘶̀.
𝘓𝘢 𝘴𝘪𝘮𝘣𝘪𝘰𝘴𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢, 𝘮𝘦𝘤𝘤𝘢𝘯𝘪𝘤𝘢, 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦: 𝘭’𝘢𝘭𝘨𝘰𝘳𝘪𝘵𝘮𝘰 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪, 𝘦̀ 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘓’𝘶𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘰 𝘳𝘢𝘭𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘮𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢𝘭 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘦 𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪.”

Un’antologia di illustrazioni composta da circa 30 opere che trattano principalmente i temi del lavoro e dei diritti umani, tra cui anche l’immagine guida di Job Film Days.
Tra i massimi esponenti italiani del graphic journalism, Costantini da anni combatte per i diritti umani attraverso il disegno. L’esposizione sarà poi visitabile 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟭𝟰 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲.

Tappa n° 7 a Torino – programma 22/23 settembre

Assemblea rete antirazzista militante per l’abitare

VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA RETE ANTIRAZZISTA E MILITANTE PER L’ABITARE (RAMA) – Oltre la violenza strutturale
Magazzini sul Po’ (Torino),
Presenti
Jean-Louis Aillon (Ass. Fanon)
Ivano Casalegno (Ass. Arteria)
Francesca Carbone
Modou Beye
Monica Rossi (Tampep)
Alice (Collettivo Prendocasa Torino)
Maria Cristina Chiadò Florio (Articolo 10 ETS)

Altri partecipanti si sono aggiunti nel corso della riunione.
OBIETTIVO DELLA GIORNATA: focalizzare i punti importanti della proposta politica, che verranno poi discussi a settembre per consenso.
La riunione si apre con una contestualizzazione del problema dell’abitare a Torino da parte di Giustino – Volere la Luna.
Premessa: si tengono buone le considerazioni fatte nel corso dell’incontro del 14 giugno (v. verbale).
Torino come cartina tornasole disagio abitativo italiano.
I dati citati sono tratti dall’Osservatorio sulla casa del Comune di Torino, 2022:
15% popolazione torinese: migranti. Maggior rappresentati: Rumeni, Marocchini, Cinesi. 17439 alloggi di edilizia sociale, il 35% delle unità abitative torinesi.
10 febbraio 2020: pubblicata la graduatoria definitiva con 724 persone con punteggio minimo per la casa popolare (20 punti).
I non comunitari in graduatoria sono il 17% nel 1995 – 47% nel 2012 – 49% nel 2019 L’accesso in graduatoria non significa assegnazione di un alloggio. Nel 2021: il 34% delle
assegnazioni è destinato a cittadini extra- UE.
Nonostante la forte presenza di stranieri in graduatoria, il loro accesso alla casa è limitato rispetto agli italiani.
Ci sono stati sbarramenti normativi: certificato di impossidenza (straniero deve documentare attraverso atti formali del paese di provenienza di non possedere alloggi al
Paese).
Il diritto all’assegnazione di un alloggio avviene attraverso:
– il bando generale (sono ancora aperti i termini per la domanda –

Bando generale
per assegnazione Case Popolari, scadenza fine luglio 2023). C’è stata una proroga

a causa del criterio di accesso di 5 anni di residenza che è stato ritenuto illegittimo
(c’è una pendenza in corso).
– la procedura di emergenza abitativa (sfratto, casi gravi)
– la segnalazione dei servizi socio-assistenziali
A Torino si assegnano in media 530 alloggi all’anno. Al momento sono in atto 5000 sfratti
in esecuzione. A Torino ci sono circa 1000 alloggi popolari non adibiti per carenza di
manutenzione.
Dai dati ISTAT del 2022, cresce la povertà assoluta soprattutto per stranieri (1 su 3).
76% in affitto sono persone povere e straniere.
Tasso sovraffollamento medio in Italia 35,6% per famiglie in affitto.
C’è un problema con il certificato di idoneità alloggiativa. E’ certificata dal Comune ed è necessaria per l’accesso ad alcune prestazioni: ricongiungimento familiare,
prolungamento permesso di soggiorno. Questo certificato viene spesso negato.
Oggi sono stati pubblicati i dati dei costi dell’abitare: pare che Torino abbia i più elevati. (Martddì 19 settembre presso
CENSIS: difficoltà di accesso al mercato dell’allocazione anche in presenza di contratto di
lavoro.
Problema di qualità dell’abitare.
Si ragiona spesso troppo sull’emergenza abitativa e meno sull’aspetto strutturale.
Il patrimonio abitativo inutilizzato a Torino è importante.
Invito ad approfondire i temi della città e struttura urbana, caratteristiche della popolazione in relazione alla struttura urbana.
La riunione prosegue con una condivisione di spunti da parte dei mebri dell’assemblea per la proposta politica.
PROPOSTE DELL’ASSEMBLEA
– incrociare i dati delle utenze per capire quanti alloggi sono abitati, di chi siano gli alloggi e quale strategia attuare;
– limitare AirBnb con licenze (come in Portogallo);
– tassare gli alloggi che rimangono sfitti entro una certa temporalità;
– incentivare le persone che affittano a persone con disagio socio-economico;
– potenziare le assicurazioni pubblico/private (come Lo. Ca. Re.);
– studiare come si muovono le reti di connazionali dei migranti nel supporto reciproco;
– fare un accompagnamento sociale del conduttore (es. regole del condominio), ma anche del locatore. L’accompagnamento deve essere rivolto sia agli stranieri che agli
italiani;
– raccogliere esempi positivi di proprietari che hanno affittato a stranieri;
– promuovere una campagna culturale;
– incentivare l’autorecupero degli alloggi: es. Settimo Torinese, alloggio non disponibile
perchè necessita di lavori, si fa un bando e si individuano famiglie pronte ad investire
per i lavori e poi si lascia l’alloggio alla famiglia. L’autorecupero ha però dei limiti:

bisogna avere soldi da investire e può accedere chiunque anche esterno alla
graduatoria;
– il Comune dovrebbe lavorare con le agenzie immobiliari: non dovrebbero filtrare l’origine del conduttore;
– coinvolgere le associazioni di stranieri e comprendere direttamente con loro i loro bisogni;
– ridefinire il concetto di emergenza abitativa;
– chiedere una contropartita ai privati che costruiscono in edilizia convenzionata, es.
per gli alloggi costruiti in edilizia convenzionata (v. gli alloggi di edilizia convenzionata sfitti alla Spina) il Comune potrebbe chiedere di mettere a disposizione alcuni alloggi
da assegnare tramite servizi sociali. Ma c’è il problema che i restanti alloggi si deprezzerebbero non appena alcuni alloggi vengono assegnati a persone povere o migranti.
– premere perché la Regione dia attuazione alla legge che obbliga di installare i contatori dell’acqua in ogni abitazione. Il problema delle enormi e sproporzionate spese dell’acqua è spesso causa di sfratti.
– aggredire il vuoto: delle case popolari, edilizia convenzionata, mercato privato.
– giustificare le occupazioni come legittima pratica di appropriazione del vuoto e riconoscere i diritti a chi le abita (es. residenza)
– che si parli di abitare in Consiglio Comunale e non solo in eventi della società civile (in cui viene anche invitato Rosatelli a parlare)
– che il Comune ragioni sulla dimensione cooperativa, che ormai è diventata imprenditoriale. Considerare il ruolo delle cooperative edilizie: es. coop Di Vittorio ha monopolizzato i fondi del piano casa regionale. Sono stati costruiti migliaia di alloggi in edilizia agevolata semplice o sperimentale (accesso senza la quota sociale, ma la
cooperativa ha fatto entrare tutti ugualmente come soci);
– censire il patrimonio immobiliare degli enti pubblici e religiosi. Ci sono continui bandi
di vendita alloggi (bandi di alienazione) del Comune di Torino e INPS.
– uniformare gli indirizzi di residenza fittizia (Bottari di Ufficio Stranieri diceva che il Comune sta togliendo l’indirizzo Casa Comunale 3).
E’ stata inoltre rinnovata l’attenzione su alcuni problemi legati all’abitare:
– il problema della residenza per le persone in alloggio protetto (es. vittime di tratta), che implica l’impossibilità di avere una carta d’identità e di conseguenza il conto in
banca, necessario per lavorare regolarmente, con implicazioni per il computo degli anni di permanenza sul territorio al fine della richiesta della cittadinanza.
– il collettivo Prendocasa condivide i problemi su cui stanno facendo delle vertenze: i 5 anni di residenza che sono un grande freno; ottenere assegnazione diretta dallo
sfratto; legame tra mercato immobiliare e progressiva cementificazione: provare a imporre dei limiti al mercato immobiliare privato anche per interesse ecologico; contro gli sfratti senza preavviso;
– Recentemente molti proprietari non accettano più le garanzie di Lo. Ca. Re. (il numero di locatori che hanno accettato le garanzie è disponibile online sul loro sito).
Locare non è molto conosciuto dai non addetti ai lavori. Quanto tempo dopo viene corrisposto il budget? Locare funziona con il fondo Salvasfratti: il proprietario riceve
gli 8mila euro di morosità pregressa, ma il conduttore dopo l’anno rimane in condizione di marginalità e non riesce più a sostenere l’affitto.

Si rilevano due fronti della discussione: uno legato al miglioramento dell’accesso all’edilizia popolare e l’altro relativo agli stranieri residenti lavoratori con contratto.

Si rinnova l’invito ad aderire alla rete e a condividere gli indirizzi mail.
Verranno condivise queste proposte da finalizzare nell’incontro presso i Magazzini del Po alle ore 19 di martedì 19 settembre.

Il canto del merlo di Lino DiGianni

Il canto del merlo (lino di gianni)
Dovessi indicare a un plotone
di formiche la direzione di marcia
per lavorare insieme
non saprei
Dovessi comandare una coppia
di merli al trillo rallegrante
per una giornata scaramantica
non saprei
Qui invece tutti, al più piccolo
segno di potere, comandano
esercitano sugli altri
la cinica supremazia del loro
rapporto di forza
Allora è giusto disporsi
al sole messi di traverso,
affinchè l’ombra proiettata
sia minima
Mi piace l’aria, le nuvole
il vento
senza che nessuno comandi
a quale orari
espormi

LA CAROVANA DEL MUTUALISMO

La carovana del mutualismo a cui abbiamo aderito prevede due tappe a Torino il 22-23 e il 29-30 settembre.
Il programma completo si trova al link https://carovanadeimutualismi.wordpress.com/2023/06/10/torino-22-
30-settembre/. L’evento di sabato 23 alle 14.30 presso l’Unione culturale di via Cesare Battisti (dedicato a
“L’eredità mutualistica dei Settanta” e comprensivo di due sessioni sulla nascita del movimento dei
Consultori autogestiti e sulla nascita e crescita del movimento delle cooperative sociali) è organizzato
direttamente da VLL ed è, dunque, particolarmente importante assicurarne la riuscita ma sarebbe importante
un’ampia partecipazione all’intero ciclo anche per i rapporti che si possono stringere

GKN-campagna di azionariato popolare fra le realtà solidali italiane e internazionali-fondata la cooperativa GFF

La seconda fase di equity crowdfunding partirà nell’autunno inoltrato e verrà lanciata in collaborazione con una piattaforma specializzata. Nel frattempo, la cooperativa ha deciso di far partire una campagna di azionariato popolare fra le realtà solidali italiane e internazionali: oltre a realtà dotate di risorse da investire nella cooperativa, ci sono realtà più piccole come la nostra che possono:

  1. chiedere ai loro attivisti/e e alla loro rete di contatti locali di segnalare quanto sarebbero singolarmente disposti a investire nella cooperativa;
  2. comunicare alla cooperativa GFF l’ammontare complessivo delle azioni ordinate per l’inizio di settembre.

 

Nelle slide in allegato trovate tutti i dettagli relativi al ritorno sugli investimenti dei/lle solidali con durata minima di quattro anni (e un rendimento minimo tarato sui buoni fruttiferi a 3 anni). Intanto tenete presente che:

si può diventare soci/e finanziatori/trici acquistando almeno 5 azioni da 100 euro, per un costo complessivo di 500 euro: vi prego di comunicarmi in privato entro e non oltre l’inizio di settembre se e quanto vorreste investire, in modo tale che possa aiutarvi a compilare la domanda di ammissione a socio/a finanziatore/trice da  inviare al Cda della coop e, soprattutto, che possa comunicare  in tempi utili una stima delle azioni che saremo in grado di far sottoscrivere.

se qualcuno volesse investire anche solo 100 euro o, in ogni caso, meno di 500 euro, nessun problema: può comunicarmelo privatamente, provvederò ad aggregare la sua disponibilità con quella di altre quote inferiori a 500 euro e a prenotare un unico pacchetto di azioni (gli azionisti in tal caso dovranno eleggere un loro rappresentante per i rapporti con l’assemblea degli azionisti della coop).

 

Dopo che sarà stata accolta la domanda di adesione in qualità di finanziatori/trici, neanche 1 euro potrà e dovrà essere versato, fino a che non avremo ottenuto tutte le garanzie necessarie all’avvio della reindustrializzazione (Certificazione celle fotovoltaico, garanzie bancarie emesse dalla Regione Toscana, attivazione cassa dal 2024, copertura del fabbisogno finanziario da parte di istituti di credito: trovate tutti i dettagli qui di seguito).

 

 

A tal proposito, ecco gli aggiornamenti promessi sul quadro generale della vertenza e della reindustrializzazione dell’ex GKN:

– è stata fondata la cooperativa GFF: 2 (Leo e Romolo) dei 4 soci finanziatori a cui i lavoratori e le lavoratrici hanno chiesto di fondare la cooperativa sono di Comunet-Officine Corsare per il lavoro svolto in questi mesi);

– mentre siamo in attesa della nuova certificazione delle celle per la produzione di fotovoltaico, procede il progetto cargo-bike (a fine settembre verrà organizzata una convention internazionale sulla mobilità ecologica proprio a Campi Bisenzio);

– è stato ultimato il censimento delle macchine in fabbrica e analizzata nel dettaglio la valutazione delle stesse da parte della proprietà grazie alle competenze solidali che abbiamo attivato a Torino (Loredana, la madre di Battaglini, che era scesa giù con noi al corteo del 25 marzo scorso);

– è in fase di definizione il protocollo di intesa con investitori (istituzionali e non), che a breve dovrebbe consentirci di avere la potenza di fuoco finanziaria necessaria a:

1) chiedere alla Regione di certificare per iscritto 1.1 l’emissione di garanzie bancarie per il mutuo industriale da accendere per coprire il fabbisogno finanziario del progetto di reindustrializzazione e 1.2 la cassa di formazione da attivare dal 2024 durante l’anno di messa a terra delle nuove macchine; 1.3 dettagli e approfondimenti sul nuovo acquirente dello stabilimento (Abaco) e sulla compatibilità fra l’attività che verrebbe avviata e il progetto di condominio industriale che avevamo lanciato lo scorso dicembre 2022 in Regione, nel quale dovrebbero essere compresi anche i progetti di reindustrializzazione che abbiamo elaborato in questi mesi;

2) chiedere alla start up italo tedesca di fornire approfondimenti e documentazioni ulteriori per avere la massima garanzia possibile dell’affidabilità tecnico-industriale del prodotto, a seguito della nuova certificazione celle e del lavoro svolto dal sottogruppo del comitato tecnico-scientifico che abbiamo creato per svolgere in autonomia il lavoro di approfondimento che avrebbero dovuto svolgere soggetti e istituzioni dotati di risorse e competenze pagate;

– la proprietà si sta preparando al colpo di coda finale: a fine dicembre scadrà la cassa straordinaria e retroattiva attivata a favore di una società in liquidazione (QF) con decreto governativo lo scorso aprile (i lavoratori hanno ricevuto parte degli stipendi arretrati solo ora) e la presunta intenzione è quella di sgomberare la fabbrica minacciando i lavoratori di ripercussioni legali “per aver impedito la reindustrializzazione” (in allegato trovate due articoli con narrazioni contrapposte da cui traspaiono queste mire della proprietà). Mentre in autunno cercheremo di mettere a terra la reindustrializzazione, assisteremo probabilmente al peggio del peggio di cui questo paese è capace, pur di evitare che accada quello che ci stiamo cercando di far accadere: la proprietà vuole infatti vendere le macchine, anche senza che ne entrino di nuove per la ripartenza dello stabilimento.

– nel primo we di novembre a Campi convergeranno realtà nazionali e internazionali (festival di Banca Etica, assemblea nazionale di Fuori Mercato-ContadinAzioni, ARCI, Cooperative della Rete Italiana delle imprese recuperate e del network internazionale di imprese recuperate afferenti al circuito dell’economia solidale coordinato da Rimaflow per l’Italia, Rete del mutualismo che si vedrà a metà ottobre a PInerolo al termine della carovana, la rete internazionale di Democratizing Work) per una tre giorni di dibattiti, interventi e tentativi di sintesi. Abbiamo chiesto a ciascuna di queste realtà di rinunciare al monopolio della narrazione e di una “propria” data del calendario, di condividere il programma, di fare un passo indietro singolarmente per farne tre avanti insieme: il risultato è che, per una volta, ci si è resi conto che il calendario è fatto di 365 giorni e che se vogliamo davvero provare a portare a casa qualcosa delle singole battaglie che ogni realtà e rete sta portando avanti, dobbiamo giocoforza iniziare a programmare sinergicamente anche le date del calendario. (Se vogliamo vincere, dobbiamo capire anche quando provare a farlo insieme).

partecipazione alla manifestazione nazionale “La via maestra” di sabato 7 ottobre a Roma;

Una grande manifestazione nazionale per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.
È “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, la mobilitazione lanciata dalla Cgil insieme a più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, per sabato 7 ottobre nella capitale.

CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA TORINO PIAZZA CASTELLO ORE 15,30

“Fermiamo l’Autonomia differenziata”: 16 settembre or e 15.30 in piazza Castello a Torino

Presentazione del libro In cammino con gli ultimi.

Nato a Foggia il 5 giugno del 1952, Dino Frisullo ha salutato il mondo a Perugia, il 5 giugno del 2003. Osservando lo scorrere del tempo, sono appena 51 anni. Eppure, guardando quella che è stata la vita di un compagno instancabile come Dino Frisullo, sembra di precipitare in un’avventura lunga secoli. Dagli anni della gioventù, in Puglia, in prima fila nelle organizzazioni della nuova sinistra per passare all’instancabile impegno profuso nella causa dell’antirazzismo. Come non parlare, inoltre, della lunga amicizia con il popolo kurdo? Di tutto questo, e di tanto altro ancora i tutto questo, e di tanto altro ancora, parla “In cammino con gli ultimi”: un libro prezioso come la vita e le lotte di Dino Frisullo, militante comunista.