in collaborazione con
Comunet-Officine Corsare
QUESTIONE ABITATIVA
E POLITICHE DELLA CASA A TORINO
Torino – via Trivero 16
sabato 27 novembre ore 10.00-12.30, 14.30-17.30
La grave situazione di disagio abitativo in corso interroga tutti i soggetti (istituzionali e non) che vivono dentro le contraddizioni della città e che quotidianamente si confrontano con la drammatica domanda di “casa”, che proviene da una fascia di popolazione sempre più ampia: nuclei in condizione di indigenza assoluta ma anche famiglie in povertà relativa, che non reggono i costi dell’abitare imposti dal mercato privato. La situazione è, ormai da anni, strutturale tanto che, nel 2019, Torino è stata definita la “capitale degli sfratti”. La norma blocca-sfratti prevista durante la pandemia ha reso poco significativi i dati riferiti all’anno 2020, ma, a seguito della riapertura delle procedure di rilascio in corso, si calcola che gli sfratti saranno tra i 3500 e i 4000 entro dicembre.
A Torino, come in tutta Italia, non si intravedono, ad oggi, politiche attive capaci di dare risposte efficaci (passaggio da “casa a casa”) al bisogno abitativo, non solo a chi da anni sosta nelle graduatorie per le assegnazioni di case popolari (15.000 nuclei), ma anche a chi un tetto l’ha perso o lo sta per perdere. In questa condizione troviamo non solo nuclei con sfratto per morosità incolpevole (90%), per finita locazione o per pignoramento della prima casa, ma anche nuclei sottoposti a sgomberi forzosi (campi nomadi), senza fissa dimora, stranieri (in particolare extracomunitari), occupanti di stabili abbandonati da anni ecc. L’unica opzione praticata è il cosiddetto housing sociale, che peraltro a Torino, come nel resto d’Italia, ha avuto un’applicazione limitata e poco o nulla efficace sia per i costi, spesso inaccessibili, che per le caratteristiche dei progetti, finanziati per lo più da soggetti privati e/o di privato sociale.
A fronte di ciò c’è un patrimonio di edilizia pubblica in stato di degrado, per responsabilità di tutti gli attori competenti (a partire da ATC), che condiziona la vita quotidiana del “popolo delle case popolari” e di chi aspira a un alloggio popolare (senza potervi accedere per lo stato di abbandono in cui versano molti alloggi vuoti e non disponibili per le assegnazioni). C’è, poi, un altro dato determinante per la messa in opera di un’offerta abitativa utile a consumo di suolo zero: i 53.000 alloggi vuoti censiti dal Comune di Torino, per lo più di proprietà di enti pubblici, grandi imprese o enti diversi (Fondazioni). E c’è, infine, il capitolo del recupero dei tanti manufatti in disuso da anni e che contribuiscono al degrado dei territori.
Di qui la necessità di una riflessione e di un confronto, tesi a mettere in campo una rete sociale che stimoli un nuovo protagonismo sociale di sindacati, associazioni e movimenti che hanno posto al centro il diritto all’abitare, esigibile e universale.
ore10.00
presentazione del convegno
La questione abitativa a Torino
coordina Livio Pepino (Volere la Luna)
ore 10.15
relazione introduttiva
Giustino Scotto d’Aniello (sportello casa di Volere la Luna)
ore 10.45
interventi programmati
Tommaso Frangioni (Università di Torino)
Mirella Cerniglia o Edoardo D’Amato (Comune di Torino)
Simona Patria (ATC Torino)
Giovani Baratta (Sicet)
Wally Falchi (Caritas Torino)
Erica Mangione (Comunet-Officine Corsare)
Mirella Calvano (Centro interculturale delle donne Alma Mater)
ore 12.00
dibattito
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Quali politiche per la casa?
coordina Enzo di Dio (Volere la Luna)
ore 14.30
interventi programmati
Rocco Albanese (Comunet Officine corsare-Sportello Casa)
Ivano Casalegno (Arteria Onlus)
Vincenzo Iatì (Unione inquilini)
Stefano Marchi (Asia-USB)
Diego Montemagno (Acmos)
Margherita Provenzano (Case occupate Borgo San Paolo)
Mariangela Rosolen (Attac)
Gianluca Vitale (Legal Team Italia)
ore 16.00
dibattito
ore 17.15
conclusioni
interverrà
l’assessore alle Politiche sociali, Salute, Casa, Diritti
Jacopo Rosatelli
* Per la partecipazione è necessaria l’esibizione del green pass.
** Nell’intervallo tra le sessioni del mattino e del pomeriggio sarà organizzato un pranzo in loco (una pastasciutta fumante e qualcosa a sorpresa) a offerta libera a partire da 10 euro. Per consentire la miglior organizzazione, chi intende fermarsi a pranzo è pregato di segnalarlo entro giovedì 25 telefonando a Carlo (339 1250127) o Enzo (349 4735338).