Le deportazioni a Torino

Il primo convoglio di prigionieri alla volta dei campi di concentramento partì dalla stazione il 13 gennaio 1944. Un secondo trasporto lasciò Torino il 18 febbraio 1944, con destinazione Mauthausen, dove arrivò il 21 febbraio. Compresi i prigionieri saliti a Milano, i deportati furono 122.

Nel marzo del 1944, partirono da Porta Nuova gruppi di deportati che vennero aggregati a trasporti formatisi in altre località, in particolare a Firenze e Bergamo. Si trattava soprattutto di operai piemontesi, toscani e lombardi, rastrellati dopo lo sciopero generale dell’inizio del mese. Il primo di questi convogli transitò per Fossoli.

Con molta probabilità anche alcuni ebrei piemontesi erano su questo treno. Il 27 giugno 1944 da Porta Nuova partì il primo convoglio dall’Italia verso  Ravensbrück e arrivò in Germania tre giorni dopo: vi si trovavano sopra, tra gli altri, 14 donne di cui 13 faranno ritorno. Dopo questa data i trasferimenti avvennero in pullman e partirono direttamente dai luoghi di detenzione.

Porta Nuova non fu solo luogo di partenza per i deportati, ma anche luogo di arrivo per i rari superstiti. Nel 1974 la città ha voluto ricordare i deportati torinesi partiti da qui con una lastra in rame incisa da Cagli e voluta dall’Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti.

Recita la lapide, posta sul lato arrivi di via Sacchi: “Partirono da questa stazione / i deportati politici per i campi di sterminio nazisti / A chi rimaneva lasciarono la consegna / di continuare la lotta contro il nazifascismo / per l’indipendenza e la libertà”

Museodiffuso Torino