Ode ai Migliori di Piergiorgio Longato
Ode ai Migliori
Non ti vedo
Parlamento,
non ti sento.
Sulla Carta
sei centrale
(meno male!)
ma talvolta
(forse … spesso?)
estromesso,
marginale,
in disparte
messo ad arte
da coloro
(i Signori)
che fan fuori
l’escrescenze
ritenute
sprovvedute
e c’infilano
i magliari
per affari
con l’appoggio
a dire il vero
dell’Impero
che da lungi
sovrintende
e lo pretende …
La pretesa?
E’ presto detto:
sai chi metto
a comandare?
Un banchiere,
finanziere
assoldato
su due piedi:
ma lo vedi?
E’ il Migliore!
Un eletto
prediletto
dalla Troika,
dai Mercati
(sian lodati!).
Dal Signore
forse unto …
per l’appunto!
Quanti elogi
sui giornali
(tutti uguali):
è arrivato
il salvatore,
il fautore
di riforme
e di ristori
ancor maggiori
come chiede
con vigore
e con fervore
la congrega
dei Migliori:
prima fuori,
ora ai posti
di comando
sghignazzando
al sol pensiero
del bottino:
che destino
fortunato!
Con l’aiuto
ottenuto
(ma che dico?!)
Si è trattato
del dettato
perentorio
che ha sancito
e stabilito
che di Conti
si fa a meno
e sul treno
dei Migliori
sol piu’ maghi …
né mai paghi …!!!!
Qualche cenno
ulteriore
– fior da fiore –
alla squadra
dei Divini
sopraffini
che dall’alto
ci accudisce
e custodisce.
Va da sé
che l’inizio
piu’ propizio
spetti al grande
decorato
e venerato
generale
degli alpini
che ai vaccini
sovrintende:
di ospedale
in ospedale
gira in tuta
tutto fiero
per l’intero
nostro suolo:
dai cannoni …
ai miei polmoni!
A seguire
nella lista
entra in pista
il tagliator
di fannulloni
che a milioni
anni or sono
impietoso
e assai iroso
insultava
con offese
a piu’ riprese.
Or li ama:
che portento
lo strumento
del potere!
Muta il volto,
non piu’ stolto
ma la faccia
– così posta –
resta tosta!!!
Nel governo
dei potenti
e dei portenti
a trattar
coi territori
rosa (!) e mori
è comparsa
un po’ a sorpresa
– mai arresa!-
la signora
che in passato
ha coniugato
senza tema:
distruzione
e istruzione
(quella pubblica
ovviamente):
non per niente
ripescata
dai Migliori
è sugli allori.
Resta dunque
il quesito
mai sopito:
nell’italico
stivale
quanto vale
il suffragio
cosiddetto
universale?
Assai poco
a quanto vedo
– e ti credo!? –
A regnare
– non votati –
i Mercati.
Sempre loro!
Onnipotenti,
mai contenti
-vedi Grecia-
sanguinari:
o la impari
bene o male
la lezione
che ti s’impone
o rassègnati:
sei fuori
quindi muori!
Dai miliardi
di Brussel
– grazie al ciel! –
si riparte
ma attenzione:
transizione
vuole dire
per costoro
(tutti in coro)
in sostanza
piu’ privato,
esentato
da controlli
rilevanti
e sacrosanti:
piu’ cemento,
strade e ponti
sopra i mari,
su dai monti!
Dalle Alpi
allo Stretto
il concetto
è sempre quello:
il profitto
dritto dritto
quatto quatto
ricompare
a ben guardare
mascherato:
si scrive “Green Deal”,
si legge piu’ PIL!!
Tutto questo
un po’ sgomento
io rammento
e ribadisco:
non ti sento
Parlamento,
né ti vedo,
offuscato e
scavalcato
dalla cricca
esclusiva
e molto schiva
dei supremi:
gli Eletti …
mai eletti!!
Ora basta!
Ridar peso
al vilipeso
organismo
assembleare
può aiutare.
Questo è quanto.
Come fare?
Ritornare
quanto prima
al sistema
senza tema
in assoluto
egualitario,
mai elitario:
il sistema
elettorale
proporzionale!
A gran voce
riasserire
e ribadire:
il sistema
elettorale
proporzionale!!
Piergiorgio Longato è tra i soci fondatori di “Volere la luna”, fino all’anno scorso responsabile di una Biblioteca civica nell’area metropolitana torinese. Dagli anni ’70 del secolo scorso impegnato nelle lotte ambientaliste, antinucleari e pacifiste.