Primarie PD a Torino: un flop.

Molto al di sotto delle aspettative l’affluenza al voto che è stata di 11.325 elettori; al netto di ogni giustificazione data dal caldo e dai timori post pandemia, considerando che era possibile anche il voto online, una vera débâcle.

Nel 2011, quando si tenne l’ultima tornata elettorale per la scelta del candidato sindaco di Torino, gli elettori di centrosinistra che votarono furono oltre 53.000 e all’epoca Fassino vinse con 29.297 voti (55,28%).

Stefano Lo Russo, docente universitario e capogruppo Pd nell’attuale consiglio comunale, sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni cittadine del prossimo autunno. Ha vinto, ma per meno di trecento voti. Lo separa dal secondo, il civico Francesco Tresso, appena il 2 per cento dei suffragi. Il capogruppo dem, già assessore comunale nella giunta di Piero Fassino, ha ottenuto 4.229 voti, il 37 per cento del totale. Tresso con 3.932 voti ha raggiunto il 35 per cento delle preferenze. Al terzo posto il vicepresidente vicario del consiglio comunale, Enzo Lavolta, con 2.863 voti, il 25%. Si è fermato al 3 per cento, con 257 voti il radicale Igor Boni.

Piccola boccata di ossigeno la vittoria a San Mauro Torinese, della civica Giulia Guazzora, giovane, donna, capace di attirare intorno a sè molte realtà sociali con il proposito di trovare punti d’incontro politici che a livello metropolitano avevano trovato molte resistenze e poca fortuna.